2.4.07

L'intervista ad Andrea Zone


Andrea Zone è stato per lungo tempo riserva,poi da quest'anno la storia è cmbiata:le partite che ha giocato sono diventate sempre di più finchè non è stato nominato da Francesco Camboni e da tutta la squadra vice-capitano,nonchè centrale di difesa titolare.

Come solitamente facciamo,Andrea,anche a te chiediamo come ha avuto inizio la carriera calcistica.

La storia è un po' lunga:iniziai al Torino,dove conobbi Francesco Angelica,poi però l'ambiente non mi piacque e decisi di smettere per darmi al nuoto.Dopo qualche anno la passione calcistica riprese il sopravvento e andai al S.Rita e poi al Beppe Viola(attuale Atletico Torino).
I compagni li conoscevi già da prima dell'Atletico?
Sì,molti li conoscevo già da prima,poi si aggiunsero col passare degli anni De Iacovo,Castelli,Marino e tanti altri.
Il gruppo è rimasto lo stesso da tanti anni,quanto è importante il feeling con i compagni per vincere?
Il feeling è essenziale,infatti le migliori prestazioni vengono fuori quando la squadra è unita,purtroppo l'ultimo periodo è stato la prova di uno spogliatoio non compatto.Il gruppo fa anche sì che ci sia un clima sereno anche nei momenti di difficoltà che in questi anni non sono mai mancati!
Qual'è l'allenatore che ricordi con più affetto?
Sicuramente Franco Gravina è stato importante perchè mi ha permesso di inserirmi in una squadra malgrado non fossi molto forte e poi il suo valore umano non è indifferente.Per quanto riguarda la parte tecnica poi credo che i migliori siano stati Alcibiade e Campo.E poi non scorderò mai la grinta e la simpatia di Di Falco.
Durante questi anni ti abbiamo visto giocare in molti ruoli,tu dove preferisci?
A me piace molto giocare come centrale di difesa perchè si addice molto alle mie caratteristiche fisiche,anche per questo ringrazio Campo per primo lì,poi con Bonadonna sto continuando.
Da tifoso del Torino quale sei,credi che l'Atletico abbia il grande "cuore granata"?
Mah,è difficile però abbiamo dimostrato in alcune partite come contro il Carrara 90,contro il Savonera (sia andata che ritorno) e il San Francesco Venaria (nel Torneo) la vera grinta e il vero cuore "Toro",ma ciò che ci accomuna ai granata è molto probabilmente la SFIGA!
A volte sei stato chiamato a fare il capitano,come ti sei sentito mentre indossavi la fascia?
Beh per uno come me che ha fatto tanta panchina fare il capitano è stato un grande onore che credo mi abbia ripagato dei sacrifici,della serietà e dell'impegno che credo di mettere sempre.
Dopo averne passate tante si sta concludendo anche questa stagione,dove ti vedremo quando si riaprirà la prossima?
Eh!Questa domanda è difficile ma riguardo al mio futuro credo che se la società creasse un bel progetto con ambizioni sarei il primo ad accettare,con soddisfazione,la proposta;ovviamente intendo una proposta seria,non come quella dell'anno scorso (dove ci dissero che si sarebbe tenuto l'allenatore,Di Falco, e si sarebbero fatti nuovi acquisti per sopperire alle partenze dei vari Micali e Samà anche se poi gli unici arrivi sono stati quelli di Bertarelli e Quarta.Arrivederci e un saluto ai lettori di TuttoDeia.

Ringraziamo Andrea Zone e vi rimandiamo all'intervista a Luca Quarta!

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